sabato 24 maggio 2014

Tributo a Michael Moorcock




Fino a non molto tempo fa io leggevo solo horror, nonostante la mia giovanile passione per Robert Erwin Howard, il creatore di Conan e Solomon Kane. Per altro avevo scoperto Howard leggendo Lovecraft e i suoi epigoni.
Solo più recentemente i miei interessi si sono spostati verso il fantasy e soprattutto verso i filoni del sword and sorcery e del sword and planet (di cui parlerò più avanti). E così non ho potuto fare a meno di imbattermi nel maestro inglese Michael Moorcock.
Moorcock ha praticamente dominato il fantasy e la fantascienza degli anni '60 e '70, che ha praticamente rinnovato con la rivista da lui diretta, New Worlds. La creazione che l'ha consegnato alla storia è stato Elric di Melniboné. Albino, stregone, drogato, innamorato della cugina (e quindi anche un po' incestuoso), Elric è il riluttante imperatore dell'Isola del Drago, un impero in decadenza i cui abitanti riconoscono come unica virtù l'egoismo e non disdegnano pratiche come la magie nera, la tortura e la schiavitù.Il giovane imperatore, tuttavia, vorrebbe trovare un modo più giusto e equo per governare, ma è condannato dalla presenza al suo fianco della spada demoniaca Tempestosa che risucchia le essenze vitali dei nemici uccisi nel suo proprietario, che altrimenti sarebbe debole e malaticcio.
Dalla penna di Moorcock sono nati tanti altri personaggi come Michael Kane il Guerriero di Marte, variante più scientificamente credibile del John Carter di Burroughs; Corum, ultimo discendente di una specie pre-umana che ha sostituito un suo braccio e un suo occhio con quelli di due dei; il dandy Jerry Cornelius ripreso anche da Moebius nel Garage Ermetico;Horace Wastable, anticipatore dello steampunk e Erekose il Campione Eterno, reincarnazione nel nostro mondo di tutti i precedenti eroi moorcockiani.
Sicuramente uno dei cicli fantastici più riusciti di Moorcock è a mio parere quello della Runa Magica (in originale "Runestaff", bastone delle rune), incentrato su Dorian Hawkmoon duca von Koln che in un futuro post-apocalittico,in cui gli scienziati sono anche dei maghi,si trova a fronteggiare l'Inghilterra, trasformatasi nell'Impero Oscuro di Granbretan e popolata da una corrotta aristocrazia che indossa maschere di animali persino nella vita privata.
Unico neo nell'opera dello scrittore inglese (le cui opere, snobbate dal cinema, sono state però adattate più volte a fumetti) sono a mio avviso i personaggi femminile. Sia Cymoril nel ciclo di Elric che Yisselda in quello di Hawkmonn sembrano semplicemente il cliché della "fanciulla in pericola".
Ciò nonostante Moorcok resta un autore imprescindibile per chiunque ami il fantasy epico, capace con la sua prosa e le sue continue,a volte macabre e a volte oniriche, di trascinare il lettore in un caleidoscopio di visioni.